GLI OBIETTIVI ONAOSI 2016-2021 : LA CADUCEO RESPINGE TRE PROPOSTE DANNOSE PER IL FUTURO DELL’ENTE

La attuale maggioranza amministrativa, lista plurisindacale, ha approvato, con i voti di una parte dei suoi rappresentanti, tutte le linee programmatiche della prossima consiliatura.

I nostri rappresentanti hanno votato A FAVORE sulle proposte che riguardano il potenziamento dell’Ente : informazione capillare tra i sanitari, aumento della assistenza economica a domicilio degli assistiti, potenziamento della offerta formativa degli ospiti dei collegi anche attraverso scambi culturali con università straniere, riduzione dei costi degli organi statutari, potenziamento della assistenza sociale su tutto il territorio, autonomia dell’ente da forme associative con altri Enti di Previdenza.

I rappresentanti della Caduceo hanno votato CONTRO su:

1) VENDITA DI IMMOBILI VOLUTAMENTE NON UTILIZZATI E CHE DOVREBBERO ESSERE DESTINATI AGLI ORFANI O AI CONTRIBUENTI (il complesso di villette di Montebello a Perugia potrebbe diventare casa di riposo per sanitari o essere messo a disposizione di famiglie disagiate di contribuenti o campus universitario)
2) DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE DEL COLLEGIO DELL’ELCE DI PERUGIA (la sicurezza antisismica può essere raggiunta con interventi di ristrutturazione dell’attuale collegio con un impegno di spesa molto inferiore dei 20 milioni di euro preventivati per la sua totale demolizione/ricostruzione)
3) ACCOGLIENZA NEI COLLEGI ONAOSI DI OSPITI NON FIGLI DI SANITARI (quindi di chi non è contribuente , non lo è mai stato né mai potrà esserlo per statuto perché non sanitario, trasformando l’ONAOSI in una sorta di ente “affittacamere”)

Per maggiori dettagli si riporta il documento ufficiale sottoscritto dai nostri 7
rappresentanti.

AI COMPONENTI CDA ONAOSI

AI COMPONENTI CDI ONAOSI
AL COLLEGIO DEI REVISORI CONTI

Linee programmatiche consiliatura 2016-2021
Comitato di Indirizzo 22 gennaio 2017

Gentili Colleghi,
con la presente vogliamo ribadire la non condivisione di quanto avvenuto nel CDI us.

La proposta di linee programmatiche da parte di alcuni componenti del CDI, seppur legittima, ma differente dalle modalità fino ad ora adottate, avrebbe dovuto, correttamente, essere comunicata in precedenza ai componenti del Comitato.
In primis perché è obbligatorio inviare la documentazione degli argomenti all’ordine del giorno del CDI in tempo utile per poterla leggere e documentarsi (la mancanza di invio di documentazione inerente l’ordine del giorno potrebbe essere motivo di illegittimità del CDI stesso).
Nella fattispecie, per di più, sarebbe stato democratico, corretto e legittimo per consentire ai sottoscritti di presentare una propria proposta, con la quale confrontarsi.

Ci auguriamo che in futuro la convocazione del CDI avvenga, come è obbligatorio che sia, con la relativa documentazione e in tempo utile. E che non si verifichi più la spiacevole ed inopportuna situazione di dover discutere e votare delibere la cui documentazione viene resa nota il giorno stesso del CDI.

Con il presente documento (che chiediamo venga allegato al verbale del CDI del 22 gennaio 2107) vogliamo ribadire e specificare le nostre decisioni di voto.

Condividiamo le proposte di :

* difendere ed implementare il raggiungimento dei fini statutari dell’Ente
* difendere l’autonomia dell’Ente da ogni accorpamento ad altri Enti
* assicurare la obbligatorietà della contribuzione dei pubblici dipendenti, mantenendo inalterate le quote contributive a parità di servizi offerti
* contenere le spese amministrative implementandole con ulteriori e significative riduzioni del costo degli organi statutari
* implementare la visione che pone l’assistito al centro dell’interesse dell’ente, potenziando la assistenza economica (soprattutto quella a domicilio per arrivare ad equipararla a quella degli assistiti nei collegi , condizioni economiche oggi molto differenti) e quella sociale con riguardo particolare per i nuclei familiari più numerosi
* potenziare le offerte educative anche attraverso scambi culturali con università italiane e straniere;
* portare a termine l’ammodernamento dei centri Formativi di Pavia e Padova e l’opera di potenziamento antisismico del Centro formativo di Perugia in via della Cupa e di Messina; investimenti già deliberati
* potenziare la conoscenza dell’ONAOSI tra i sanitari con una diffusione capillare, che coinvolga anche gli Ordini Professionali e le Federazioni Nazionali, con la primaria finalità di aumentare la base contributiva soprattutto tra i giovani laureati, che con lo Statuto in fase di approvazione da parte dei Ministeri Vigilanti potranno iscriversi come contribuenti volontari entro 10 anni dalla prima iscrizione all’Ordine. A nostro avviso questo obiettivo è talmente primario per il futuro dell’Ente ,che nel corso degli anni ha visto progressivamente ridursi il numero dei contribuenti obbligatori e non aumentare di contro il numero dei contribuenti volontari, che merita di essere oggetto anche di un investimento economico adeguato per il suo raggiungimento .
Negli ultimi 5 anni nonostante l’impegno dell’Ente, la conoscenza dell’ONAOSI tra i sanitari continua ad essere molto deficitaria. Il basso numero di sanitari che hanno votato alle recenti elezioni è la prova tangibile di tutto ciò. Occorre, a nostro avviso, una “campagna pubblicitaria “ mirata, la cui realizzazione và affidata ad una società che opera nel settore. Ciò non richiederebbe una spesa eccessiva ma riuscirebbe a raggiungere l’obiettivo di valorizzare l’Ente sia tra i potenziali contribuenti volontari che tra i contribuenti obbligatori i quali , per disinformazione, spesso ritengono la quota contributiva un “inutile tassa”. E fin quando i contribuenti obbligatori percepiranno l’iscrizione all’ONAOSI come inutile e non vantaggiosi , anche l’ obbligatorietà della contribuzione sarà sempre in pericolo. E , ancor più grave, la contribuzione volontaria, che è l’unica risorsa finanziaria per aumentare le entrate, non aumenterà mai.
* rivedere il regolamento elettorale con la finalità di adottare soluzioni che offrano piena garanzia agli elettori di poter esercitare il diritto di voto e ai candidati di essere rappresentativi di una adeguata maggioranza di contribuenti.
Per realizzare questo non procrastinabile obiettivo è assolutamente necessario che l’Ente aggiorni la anagrafica dei contribuenti. Non è più tollerabile che gli uffici dell’Ente preposti a ciò non riescano a portare a termine il loro compito.
Il Direttore Generale ne è direttamente responsabile e, seppur con le oggettive difficoltà, deve adottare la giusta strategia (sia all’interno all’Ente che con le amministrazioni dei sanitari contribuenti obbligatori) per concretizzare quanto in altri Enti (come Enpam) è realtà da sempre.
Il numero dei dipendenti amministrativi dell’ONAOSI è più che elevato per poter potenziare l’ufficio anagrafe e quindi finalmente realizzare quanto già 5 anni fa rappresentava una priorità. E che ad oggi è ancora ben lontano dal potersi ritenere anche solo sufficiente.
Il recente rinvio delle elezioni è un esempio di inefficienza che non ammette scuse, che è costato all’ONAOSI economicamente e come immagine e che ci auguriamo possa diventare, nel futuro dell’Ente , solo un brutto ricordo

Ci ASTENIAMO sulla proposta di “motivare il personale dipendente favorendone la formazione e la qualificazione professionale valorizzando quale strumento premiante la parte variabile del salario” non certo perché non concordi.
Perché pensiamo che qualificazione professionale ed equo riconoscimento economico , come abbiamo più volte chiesto in passato, avrebbero dovuto già essere messi in atto e non certo identificati, oggi, come obiettivi futuri.
Soprattutto da parte di una maggioranza plurisindacale, che dovrebbe avere nel sua DNA la difesa dei diritti dei lavoratori, assegnando con oggettività premi economici e promozioni.
Ci siamo sempre opposti, nella precedente consiliatura, alle ingiuste promozioni a pioggia e alla dispensazione indiscriminata di benefici economici che hanno, come era prevedibile, generato solo malcontento e insoddisfazione tra i dipendenti.
Eclatante esempio il rinvio delle elezioni (per errati indirizzi) che ha visto dispensare premi di produzione e “presunti raggiungimenti di obbiettivo” anche a chi ne è stato il diretto responsabile.
Inoltre uno dei Responsabili del Centro Formativo di Torino ha ottenuto la promozione a “quadro” con un aumento stipendiale di circa 22.000 euro all’anno nonostante sia oggetto di numerose e ripetute proteste per vari motivi da parte dei ragazzi ospiti del centro di cui è responsabile e dei loro genitori.
Ci auguriamo che la necessità, da parte della maggioranza, di porre tra gli obiettivi del prossimo quinquennio un “modus agendi “ che avrebbe dovuto già essere la regola, rappresenti un forte correttivo delle proprie precedenti inadeguate decisioni.

RIBADIAMO UN DECISO DISSENSO SUI SEGUENTI TRE ARGOMENTI :

* “intervenire sul collegio dell’Elce per renderlo adeguato alla normativa anti-sismica e alle esigenze di funzionalità….” .
La presenza dell’ing. Mezzi, Responsabile della perizia tecnica eseguita nel 2013 sul collegio è stata molto utile per comprendere il reale rischio sismico del collegio .
L’ingegnere ci ha confermato che il Collegio nel suo insieme è abbastanza sicuro, considerando l’epoca in cui è stato costruito e la assenza di danni dopo i recenti terremoti. Inoltre ha confermato che non tutte le parti del Collegio hanno la stessa vulnerabilità sismica e quindi che necessitano di interventi diversificati.
Gli edifici più vulnerabili sono il corpo centrale sottostante (cucine),la zona contigua (parte dei gradoni) e la palestra. Molto meno vulnerabili sono la parte più “storica” che comprende ingresso, teatro, chiesa.
L’esito dello studio tecnico coordinato dall’ing. Mezzi e lo scenario strategico degli interventi suggeriti e volti a conseguire notevoli livelli di sicurezza per gli edifici esistenti non prevedono necessariamente la demolizione dell’intero collegio, anzi prefigurano piuttosto la salvaguardia della maggiore quantità di essi.
Non sussistono nemmeno imprescindibili ragioni di natura economica a sostegno della demolizione/ricostruzione totale . Infatti in caso di ristrutturazione edilizia gli oneri da riconoscere al Comune di Perugia ai sensi della legge Bucalossi (legge 10/1977) sarebbero molto minori rispetto a quelli per edifici ex novo; e di più è in itinere l’adozione di agevolazioni fiscali significative per interventi di messa in sicurezza sismica degli edifici.
Nella perizia in esame i Relatori stimano anche il costo delle possibili strategie di intervento ristrutturale sugli edifici più vulnerabili (cucine/refettorio/gradoni contigui) fra 500-700 euro/mq che potrebbero spingersi fino a 900 euro comprendendo anche opere di rifunzionalizzazione e riqualificazione energetica degli edifici ristrutturati.
Complessivamente si ritiene ragionevole poter affermare che il costo finale dell’intervento di ristrutturazione sarebbe di gran lunga minore della demolizione e ricostruzione degli edifici esistenti.
E trattandosi di milioni di euro di differenza, a parità di obiettivi raggiunti, la prudenza nel decidere come impiegare i soldi dei contribuenti è d’obbligo per gli amministratori.

“Valorizzare il patrimonio immobiliare non destinato a fini isitituzionali ……..valutando condizioni non in minusvalenze di bilancio”.
L’ONAOSI non ha bisogno di dover monetizzare il patrimonio immobiliare.
La finalità istituzionale dello stesso dipende da come si intende utilizzarlo.
Siamo favorevoli alla vendita (e non svendita!) unicamente degli immobili di Via XX Settembre, di via Cacciatori delle Alpi e di eventuali residui terreni.
Siamo assolutamente contrari alla vendita dell’intero complesso di Montebello che è stato volutamente chiuso come campus universitario, nonostante fosse una formula di accoglienza molto gradita ai 50 ospiti universitari.
Riteniamo opportuno rivalutare il suo utilizzo come campus universitario o come Residenza per anziani. Potrebbe anche avere ulteriori impieghi a favore dei contribuenti o dei loro figli.
Ci riserviamo di presentare una proposta più dettagliata sui possibili impieghi del complesso di Montebello a favore dei contribuenti o dei loro familiari.
Qualunque sia l’utilizzo che se ne voglia fare, pensare di disfarsene e per di più a basso prezzo arrecherebbe un danno non trascurabile all’Ente, la cui responsabiltà ricadrebbe sugli amministratori favorevoli a questa soluzione

“Effettuare convenzioni con altre Fondazioni dell’Adepp al di fuori di ENPAM ,ENPAF, ENPAV. “
E’ da oltre 40 anni che l’ONAOSI accoglie nelle proprie strutture orfani di sanitari medici la cui retta è a carico dell’ENPAM. Estendere la stessa disponibilità agli altri sanitari (veterinari e farmacisti) è certamente condivisibile.
Non è assolutamente condivisibile, invece, che la stessa disponibilità venga data ad altre casse di previdenza al di fuori di quelle contemplate dallo statuto. E anche quando il nuovo statuto prevederà di collaborare con altre casse di previdenza è impensabile che si pensi di farlo con categorie al di fuori di medici, odontoiatri, farmacisti e veterinari.
L’ONAOSI non è un albergo o una casa dello studente.
Siamo certi che i contribuenti sanitari non condividerebbero affatto la decisione di ammettere nelle strutture da loro finanziate da anni , altre categorie che non hanno contribuito.
D’altra parte gli eventuali posti disponibili (una volta soddisfatte le richieste degli orfani e dei figli di contribuenti in vita) non sono più di una decina in tutta Italia.
Un numero talmente esiguo che non giustifica affatto il presunto vantaggio economico di “ammortizzare” posti vacanti a scapito di una connotazione “da affittacamere” che assumerebbe l’ONAOSI.

Siamo sicuri che avremo occasione di ridiscutere e ponderare decisioni importanti che avranno un impatto economico e gestionale fondamentale sul futuro dell’ONAOSI.
E che lo faremo con collaborazione, condivisione e con l’unico comune obiettivo di potenziare e non danneggiare l’Ente che amministriamo.
E che , ricordiamo, è il mandato comune che i contribuenti ci hanno dato eleggendoci amministratori.

Cordiali saluti

Dr.ssa Marina Onorato
Dr. Alberto Bertoli
Dr. Basso Parente
Dr. Giuseppe Fiorenzano
Dr. Carmine Mellone
Dr.ssa Moira Panizza
Dr. Vittorio Scalercio

Perugia 25/1/2017

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *